Molti conoscono Suunto, ma forse non tutti sanno che all’inizio degli anni ’30 Tuomas Vohlonen, ingegnere civile e campione di orientamento, visse sulla propria pelle i difetti che le bussole di allora avevano, come ad esempio il problema del bloccaggio dell’ago. In seguito lo stesso Tuomas pensò che l’uso di un liquido all’interno della bussola avrebbe potuto sopperire al problema, e non solo: sognava anche una bussola più resistente, leggera e facile da utilizzare.
La lampadina si accende, e nuove idee sembrano scaturire, completamente formate, dalla mente di Vohlonen in un baleno. E così nel breve creò il suo primo prototipo utilizzando un contenitore della vasellina, con in cima un coperchio, pensate recuperato da una scatola della moglie, e funzionò! Ci fu ovviamente un lavoro di affinamento del rudimentale ma rivoluzionario strumento, non a caso nel 1933 gli fu assegnato il brevetto per il concepimento della prima bussola riempita di liquido. Il 1936 fu l’anno della nascita dell’azienda Suunto e il primo modello messo in commercio fu l’M-311.
Ovviamente la produzione era di poche decine di modelli, infatti, i primi esemplari furono dati ad amici, colleghi ingegneri e orientisti. Nel breve Vohlonen raccolse buoni fondi grazie alla vendita all’estero delle licenze di fabbricazione, ma nel 1939 purtroppo morì e non poté così conoscere la rivoluzione che la sua bussola portò nel mondo.
La storia, poi, ricorda come nel novembre 1939 la Finlandia attaccò l’Unione Sovietica e, per quest’operazione bellica, l’esercito scelse di utilizzare proprio le affidabili bussole Suunto.
Tra il 1936 e il 1950 dalla sede di Suunto, fondata da Tuomas Vohlonen a Lehtikuva, sulle rive del lago Saimaa, altri rivoluzionari prodotti vedono la luce, come la bussola per il rilevamento a mano e il clinometro: uno speciale strumento capace di misurare a distanza l’inclinazione di un corpo e, tramite calcoli trigonometrici, anche l’altezza dello stesso.
Dopo la morte di Vohlonen la sig.ra Elli Vohlonen assunse la direzione di Suunto, fino al 1952, ma con la fine della guerra la fornitura all’esercito diminuì fortemente. Al contempo però crebbero gli sportivi, in particolare gli amanti dell’orienteering i quali promossero l’affidabile bussola da marcia, che nel breve si guadagnò una forte reputazione.
E la storia continua…
Giovanni Milazzo