I mesi di settembre e ottobre riscrivono da sempre un nuovo inizio, dopo la pausa estiva rappresentano per molti il vero incipit di un nuovo anno, una stagione fatta di buoni propositi, vecchie abitudini e di messa in atto di piccole strategie per non arrivare alla prossima estate completamente stressati e assolutamente bisognosi di ferie e vacanze. Ma quali sono le buone abitudini da mettere in agenda e soprattutto come impostare gli obiettivi della nostra wish list? Ne abbiamo parlato con Alessandro Sala, Psicologo dello Sport:
Quali sono le strategie da mettere in campo per la ripartenza? “Per ripartire è buona cosa, procedere step by step. Uno dei punti della psicologia dello sport è quello di scomporre un obiettivo a lungo termine in obiettivi a medio o a breve termine. Come fare? Continuiamo a sentire e risentirci dire che non è un obiettivo ma il processo, il tragitto quello che conta. Ecco questo è proprio il concetto che sta alla base. Darsi obiettivi a breve termine aiuta a stimolarci e a motivarci, i successi, anche se piccoli, attivano tutta una serie di processi che ci porta a stare meglio e a voler fare di più. Un consiglio quindi è di darvi obiettivi che siano raggiungibili”.
Come aumentare le prestazioni dopo la pausa estiva? “Dopo la pausa estiva tendenzialmente facciamo fatica a carburare e rientrare nell’ottica fin troppo produttiva in cui siamo immersi. Il nostro organismo sta bene in vacanza con tutta una serie di ritmi dettati più da quello che si vuole fare che quello che si deve fare. Se vogliamo ricominciare a fare qualcosa allora è buona cosa riprendere per quanto si può una routine. Svegliarsi e recarsi subito al lavoro potrebbe essere deleterio a lungo andare perché manca il momento di spazio personale che invece in vacanza è molto presente. Riuscire a trovare nella giornata spazi pensati per sé stessi aiuta ad alleviare lo stress e a rendere meglio quando invece ci è richiesto”.
Uno sbaglio da non commettere assolutamente? “Non parlerei di sbagli o errori. Ci sono strategie che possono funzionare meglio o peggio ma tendenzialmente ogni persona è a sé stante e quello che può funzionare per me può invece non avere effetti per lei. Quello che posso consigliare è di darsi un proposito che guidi la giornata. In maniera più profonda i giapponesi chiamano questa cosa Ikigai, ovvero la ragione per quale vivere. Noi possiamo riprendere questo concetto e trasporlo sulla nostra giornata, sicuramente alzarsi e sapere per quale ragione sto facendo quello che faccio può aiutare rispetto che alzarsi e muoversi per inerzia durante l’arco della giornata”.
Buon sport a tutti!
