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CHE DOPPIETTA SALOMON: KILIAN JORNET E CAROLINE CHAVEROT VINCONO HARDROCK 100 RACE

Lug 18, 2017 | 2017, Salomon

LO SPAGNOLO CONQUISTA IL SUCCESSO PERCORRENDO OLTRE 80 MIGLIA CON IL BRACCIO LEGATO AL CORPO DOPO UNA LUSSAZIONE (DA CADUTA) AVVENUTA IN GARA. LA FRANCESE INVECE HA RISCHIATO DI COMPROMETTERE TUTTO CON UN ERRORE IN UNA DIREZIONE CHE LE HA FATTO PERDERE UN’ORA… MA CON UN RECUPERO PRODIGIOSO HA TAGLIATO PER PRIMA IL TRAGUARDO

Le leggende continuano. Gli atleti Salomon trail running Kilian Jornet e Caroline Chaverot hanno sigillato altre due vittorie questo week-end conquistando, entrambi, con sforzi al limite, la Hardrock 100. A soli 29 anni, Jornet continua ad incrementare il suo ruolo di Ambassador, vincendo la corsa di 160 miglia, nonostante abbia disputato più di 80 miglia di gara con il braccio sinistro legato al corpo, dopo essersi lussato una spalla a causa di una caduta a metà competizione.

La francese Chaverot, che già aveva vinto tre gare importanti in questa stagione, ha mantenuto anche questa volta il suo dominio. Per gran parte della gara è stata alle calcagne (incredibile) dei migliori corridori maschi, prima che una svolta in una direzione sbagliata le facesse perdere un’ora. Ma ancora, determinata e convinta, è riuscita a recuperare per conquistare la gara. L’infortunio di Jornet è avvenuto a causa di una scivolata in un passaggio sulla neve, la caduta ha causato la lussazione della spalla (è la quinta volta che gli capita). Ha messo autonomamente la spalla nuovamente in posizione e ha continuato fino a vincere la sua quarta Hardrock 100 consecutiva.

La ultra-distance trail che si tiene sulle montagne di San Juan, in Colorado, è una delle più famose in calendario a livello mondiale, ed è anche una delle preferite dell’atleta della Cerdagna. “Sono molto felice di aver vinto, specialmente perché non credevo di poter finire oggi dopo l’infortunio alla spalla, ma alla fine sono riuscito a continuare e a tagliare la linea di traguardo. A parte questo, mi sono sentito bene in tutta la gara, anche se è stato senza dubbio davvero difficile“, ha commentato Kilian Jornet alla fine. Kilian ha terminato il percorso di 20.132 metri di dislivello positivo in 24 ore, 32 minuti e 20 secondi. Non ha voluto perdere questo classico evento americano ed è arrivato in Colorado all’inizio della settimana, appena due settimane dopo aver vinto la maratona del Mont Blanc a Chamonix, dove ha dimostrato di essere in buone condizioni dopo la sua doppia ascesa sull’Everest. In Colorado Chavero ha preso un ritmo veloce, correndo con i leader degli uomini per gran parte delle prime miglia e, incredibile, al ritmo dei migliori atleti maschi.

Aveva il ritmo per battere il record delle donne, fino a quando non ha sbagliato direzione per due terzi del percorso nella gara: errore che le è costato più di un’ora. Ma nonostante ciò, ha vinto in 28 ore, 31 minuti e 50 secondi, vincendo per 50 minuti sulla seconda classificata. “Sono molto sorpresa. Quando sono tornata in corsa pensavo che le altre mi avrebbero superata” racconta Chaverot, “Poi un ragazzo mi ha detto: ‘No, sei ancora la prima’. Così mi sono detta che avrei cercato di mantenere la posizione“. La gara Hardrock 100 si è tenuta nella catena montuosa di San Juan su un percorso che è selvaggio e tecnico, con ben 13 punti ad un’altitudine superiore a 3.700 m, coronata dal famoso Handies Peak a 4.281 m. In anni alternativi, la corsa è tenuta in senso orario e in senso antiorario e Kilian Jornet lo ha vinto due volte in entrambe le direzioni.

 

 

Quest’anno le condizioni atmosferiche sono state particolarmente difficili, con grandine, piogge e temporali durante la gara. L’altra atleta Salomon, Anna Frost, è arrivata quarta sul femminile con un tempo di 30:45:02, mentre Iker Karrera si è aggiudicato il sesto posto nella gara maschile con un tempo di 27:18:58 dopo aver avuto alcuni problemi di stomaco all’inizio della gara.

Kilian Jornet e Caroline Chaverot hanno garaggiato in “total look” SALOMON. Parliamo delle scarpe, pantaloncini, giacca e kit idratazione delle lina S/LAB: il top per coloro che ricercano il massimo delle peformance in gara, senza compromessi.

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