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SCI FONDO… VEDIAMO QUANTO VALI

Feb 8, 2013 | 2013, A.M.S.I.

FEBBRAIO È IL MESE DEI MONDIALI DEI SCI NORDICO IN VAL DI FIEMME (IL 20 IL VIA), MA ANCHE IL GRANDE PUBBLICO HA OTTIME “CHANCE” DI SUCCESSO GRAZIE ALLA NUOVA DIDATTICA DEDICATA ALLO SCI DI FONDO E AI NUOVI TESSERINI DI CLASSIFICAZIONE GIÀ DISPONIBILI NELLE SCUOLE ITALIANE SCIFEBBRAIO È IL MESE DEI MONDIALI DEI SCI NORDICO IN VAL DI FIEMME (IL 20 IL VIA), MA ANCHE IL GRANDE PUBBLICO HA OTTIME “CHANCE” DI SUCCESSO GRAZIE ALLA NUOVA DIDATTICA DEDICATA ALLO SCI DI FONDO E AI NUOVI TESSERINI DI CLASSIFICAZIONE GIÀ DISPONIBILI NELLE SCUOLE ITALIANE SCI

La Scuola Italiana Sci vanta una forte tradizione nello sci nordico, quello comunemente chiamato “sci di fondo”, basti pensare ai tanti campioni (Manuela e Giorgio Di Centa, Stefania Belmondo, Gabriella Paruzzi per citarne alcuni) che proprio con il supporto dei maestri hanno appreso i primi rudimenti della tecnica. Nel tempo il percorso didattico offerto dalla Scuola Italiana Sci non ha perso smalto. Nella stagione 2012.13, infatti, ha esordito nelle Scuole Italiane Sci un nuovo Tesserino di Classificazione (vedi immagine sotto), che fa riferimento al nuovo Testo Didattico edito dalla FISI – Federazione Italiana Sport Invernali e presentato nel 2012. Un’opera che rappresenta un salto in avanti della didattica applicata all’insegnamento per quello che è considerato come lo sport di scivolamento per eccellenza.

INTRODUZIONE AI LIVELLI
La progressione tecnica dello sci di fondo è organizzata secondo cinque livelli di difficoltà crescente. All’interno di ogni livello è presentata la progressione specifica per ciascuna tecnica (classica, pattinaggio, discesa). Questo tipo di classificazione permette l’approccio al testo in modo trasversale, offrendo così al maestro numerosi spunti organizzativi senza vincoli settoriali dati dall’insegnamento per tecniche. Inoltre, consente di offrire una panoramica generale delle competenze da possedere e degli obiettivi da raggiungere progressivamente, a prescindere dalla tecnica. La progressione presente nel testo tecnico, ed espletata nei tesserini di classificazione, non è comunque da intendere in maniera rigidamente sequenziale: un principiante con una buona preparazione fisica, una predisposizione per questa disciplina o un’esperienza in altri sport di scivolamento, può essere avviato rapidamente a livelli più alti del percorso didattico. Inoltre, un allievo può presentare gradi di abilità diversi, a seconda del movimento che gli viene richiesto: per questo, al di là delle necessarie categorizzazioni, il maestro deve saper cogliere le potenzialità dell’allievo e proporre esercizi adeguati alle sue capacità, adattando la progressione tecnico-didattica al singolo caso.

AMBIENTAMENTO
È la fase della scoperta: l’allievo entra in contatto con l’ambiente, naturale e preparato per la pratica sportiva (neve, condizioni climatiche, pista) e prende confidenza con le nuove sensazioni fisiche ed emozioni che l’attività comporta. Inizia anche a utilizzare l’attrezzatura, in modo da apprendere fin da subito il modo corretto di mettere/togliere gli sci e impugnare i bastoncini. Gli esercizi proposti hanno appunto la finalità di mettere la persona a proprio agio, in armonia con il corpo e con l’ambiente: si tratta di attività da svolgere sul posto oppure in movimento, con e senza attrezzatura, ma che non prevedono scivolamento, né particolari abilità.

BRONZO
L’allievo sperimenta le prime sensazioni di scivolamento, per poi acquisire sempre maggior naturalezza nell’esecuzione dei movimenti e affrontare piste facili, con dislivelli moderati.

ARGENTO
È il livello dello sciatore autonomo, che ha appreso le basi dell’avanzare in piano, in salita e in discesa, applicando le diverse tecniche, e che dunque può affrontare con sicurezza piste di media difficoltà, con brevi tratti di salita e discesa impegnativi.

ORO
Lo sciatore ha una preparazione tecnica completa: è armonico e preciso nell’esecuzione dei gesti tecnici, conosce e applica ogni coordinazione specifica e ricerca l’efficacia dei movimenti, in rapporto alla velocità e al terreno, che presentano variazioni importanti (piste agonistiche, di difficoltà elevata).

AZZURRO
Il livello Azzurro rappresenta i movimenti più evoluti dello sci di fondo.

[AMSI]

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